Dott. Filippo Di Lella
Microchirurgia dell’orecchio e della base cranica laterale
Microchirurgia dell’orecchio e della base cranica laterale
Specialista in Otorinolaringoiatria Dottore di Ricerca in Neurofisiologia e Neurobiologia uditiva
L’orecchio, l’osso temporale e la base cranica laterale sono alcune tra le regioni più complesse del corpo umano, e costituiscono la zona di passaggio dei grossi vasi e dei nervi dal collo alle strutture intracraniche.
L’osso temporale in particolare è la sede della funzione dell’udito e dell’equilibrio, con strutture anatomiche di dimensioni millimetriche.
Per eseguire interventi chirurgici efficaci e ridurre al minimo le complicanze è necessario un lungo, complesso e specifico training anatomico, clinico, radiologico e chirurgico.
La microchirurgia dell’orecchio ha lo scopo di trattare patologie che determinano ipoacusia (sordità) e otorrea (fuoriuscita di pus), come le perforazioni timpaniche, l’otite cronica semplice, il colesteatoma, e l’otosclerosi.
L’evoluzione tecnologica consente al giorno d’oggi di risolvere la maggior parte delle cause di sordità congenite o acquisite e ripristinare in maniera soddisfacente la capacità uditiva. L’impianto cocleare è la prima e unica protesi artificiale capace di sostituire un organo di senso in caso di sordità totale. Le protesi impiantabili sfruttano invece le capacità uditive residue per migliorare la qualità della vita.
Il nervo facciale è la struttura anatomica centrale nella chirurgia dell’orecchio e della base cranica laterale. Per la sua vicinanza e i suoi rapporti con le strutture dell’orecchio medio e interno, con la ghiandola parotide e con i vasi del collo, il nervo facciale può essere coinvolto in patologie come tumori benigni e maligni della parotide e dell’orecchio, infiammazioni destruenti dell’orecchio (come i colesteatomi della rocca) e da patologie intracraniche benigne o maligne.
L’otoneurochirurgia e la chirurgia della base cranica laterale costituiscono l’evoluzione degli approcci chirurgici otologici. Per la sua particolare conformazione, è possibile sfruttare la regione laterale del cranio costituita dall’osso temporale come via d’accesso verso gli spazi intracranici. Le patologie trattate sono i tumori benigni dell’angolo ponto-cerebellare (neurinomi dell’acustico o schwannomi vestibolari, meningiomi, epidermoidi), i tumori del nervo facciale intracranico, i colesteatomi della rocca petrosa, i tumori di origine vascolare (paragangliomi timpano-giugulari, vagali e carotidei).
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Specialista in Otorinolaringoiatria
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